
Il lungo giorno di Mastro Ezechiele
Testo di Massimiliano Grazioli
Con Alberto Branca, Massimiliano Grazioli
Regia di Massimiliano Grazioli
Scenografie e costumi di CONTROSENSOTEATRO
Mastro Ezechiele ha ancora un insegnamento da impartire al suo volenteroso apprendista Giacomo. Per farlo userà un linguaggio che gli adulti spesso dimenticano. Il linguaggio della fiaba, dove tutto può accadere e niente è mai come appare. Per i due protagonisti sarà come tornare bambini, interpreteranno e stravolgeranno i racconti, alla ricerca di una preziosa lezione di vita: la memoria va coltivata e nutrita perché ricordare ci aiuta ad affrontare il futuro con serenità e consapevolezza.
Dal mattino al tramonto Mastro Ezechiele e Giacomo si divertiranno ad imparare sempre di più l’uno dell’altro prestando corpo e voce a Cappuccetto Rosso, il Lupo Cattivo, Biancaneve e la Regina, Pinocchio e il Grillo Parlante, fino al lieto fine, che arriva sempre puntuale come le amiche stelle che fanno capolino dopo il buio del crepuscolo.
“Gli attori sono bravissimi a mantenersi tra l’ironia che allarga il sorriso e la poesia che è propria del rimembrare, di quello sguardo al passato che diventa presente perché si materializza nel ricordo. Da questo spettacolo si esce riconciliati, ognuno con la propria storia e i propri lutti ma con uno strumento in più di consolazione.”
Rossella Marchi
Eolo Ragazzi
Spettacolo di prosa.
Pubblico di tutte le età.
l'ora di teatro
didattica alternativa
per le scuole
L’Associazione Culturale Controsenso con “L’ora di Teatro!”, un ciclo di letture scelte in osservanza dei programmi didattici, accompagna i ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado in un percorso di appropriazione dei classici della letteratura sfruttando le tecniche didattiche quali la transcodificazione, la lettura espressiva e l'attualizzazione dei testi.
Grazie ad un approccio divertente, senza perdere di vista la coerenza col testo originale e con la poetica degli autori, attraverso la vivace interpretazione di due attori, le storie e i personaggi raccontati prendono vita ed entrano in reale contatto con il pubblico. Questo incontro vivificante con i personaggi rappresenta il valore aggiunto che solo il teatro può offrire.
L’esperienza che siamo lieti di proporvi amplia la comprensione dei testi affrontati in classe e stimola la curiosità di approfondirli.
I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni
“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti…”
Una scelta dei brani più incisivi del romanzo, letti, raccontati e commentati in modo accattivante, riconsegna agli alunni il dipanarsi dell’intera trama, rispettando l’alternanza di momenti seri, ironici e brillanti presenti nell’opera di Manzoni.
DECAMERON di Giovanni Boccaccio
GIORNATA DELLA MEMORIA

IL CIELO DI BIRKENAU
88653: un marchio che resterà per sempre, il ricordo
impresso per sempre sulla pelle nell’inferno dei lager nazisti.
Elvia Bergamasco, giovane staffetta partigiana, viene arrestata nell’estate del ’44 da un commando delle SS nella polveriera dove lavorava, a Medeuzza, in provincia di Udine. Ha solo diciassette anni ed è totalmente ignara di ciò che l’aspetta.
“Andrai a lavorare in Germania” le avevano detto. Condannata ai lavori forzati, porta con sé il cappotto migliore e gli orecchini d’oro, per ben figurare nel nuovo luogo di lavoro… Non sa ancora di essere diretta verso l’orrore di Auschwitz.
La lettura è disponibile anche per proiezioni nelle classi o con la condivisione dello schermo dell'insegnante

OGGI E' ANCORA INVERNO
dal diario di Dawid Rubinowicz
Poco dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, i giornali diedero notizia del ritrovamento, tra le macerie di una casa in Polonia, di un nuovo "diario di Anna Frank": cinque quaderni scolastici, scritti con calligrafia incerta da un ragazzo ebreo, Dawid Rubinowicz, che aveva dodici anni quando cominciò a narrare le tragiche vicende del suo villaggio occupato dai tedeschi, tra il 1940 e il 1942. Il diario che ci ha lasciato Dawid in realtà è molto diverso da quello di Anna Frank: il figlio del lattaio di Krajno non ha la precoce sensibilità psicologica e poetica della ragazzina olandese e la sua non è una storia di delicati rapporti umani nel chiuso di un "interno" borghese assediato dalla tragedia. Seguendo giorno per giorno la vita di una piccola comunità ebrea negli anni della persecuzione nazista, il giovane polacco ne fa un resoconto oggettivo, privo di interventi personali - il che non significa che dalle pagine di quel resoconto non traspiri il sentore dell'incubo che, come anche Dawid sapeva bene, minacciava il suo popolo e i suoi cari. A un certo punto, il diario si interrompe: forse in quei giorni avvenne qualcosa di tragico a Dawid o alla sua famiglia? Singolarmente, il racconto dell'ultimo giorno inizia con la frase "Giornata di felicità" e si interrompe con la notizia di due ebree uccise dai tedeschi. Non sappiamo, di Dawid, se non le scarne notizie che possiamo trarre dal diario. Si suppone che sia morto nel campo di sterminio di Treblinka II, come quasi tutta la popolazione ebraica di quella provincia.

LA REPUBBLICA DELLE FARFALLE
dal romanzo di Matteo Corradini
Questa è la storia di Terezin, un campo di raccolta nazista nella Repubblica Ceca. A Terezin vissero circa 15 mila bambini e ra- gazzi: solo 142 erano in vita alla fine della guerra. Ogni sera, a Terezin, un gruppo di ragazzi si riuniva di nascosto per dar vita ad un giornale clandestino: Vedem, avanguardia. Raccontava della vita del lager, raccoglieva disegni e sogni. Era il loro modo per restare vivi.
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