
Il 22 agosto 1891 ad Anfo, un piccolo paesino che sorge sulle sponde del lago di Idro nel bresciano, nasce Mercede Stefani.
Mercede è una bambina come tutte le altre e, come le altre, le piace giocare, correre, ridere e ascoltare le storie. In lei però c’è qualcosa di speciale. Fin da piccola sente il desiderio di essere un aiuto, un sollievo per le persone più sfortunate di lei.
É giovanissima quando decide di donare la propria vita a servizio dei poveri in Africa. A soli vent’anni entra nell’Istituto delle Missionarie della Consolata di Torino e tre anni più tardi, nel 1914, dopo aver preso i voti col nome di suor Irene, partirà per il Kenya dove, nello scenario della prima guerra mondiale, inizierà a prestare servizio negli ospedali militari.
Rimarrà in Kenya fino al 31 ottobre 1930 quando, a soli trentanove anni, il suo corpo ormai consumato dalle tante fatiche cederà alla malattia.
Suor Irene ci ha lasciato un esempio di “santità del quotidiano” fatta di piccoli gesti e di grande amore per i poveri e gli emarginati di ogni genere. Il suo fu un servizio svolto con sacrificio, senza risparmio, senza pregiudizi di razza o di religione, vedendo in ciascuna persona unicamente il volto di quel Gesù che tanto amava.
In tempi di globalizzazione, nella quale spesso il profitto va a scapito della persona, suor Irene rappresenta quella solidarietà universale che spinge l’animo umano verso la donazione gratuita e incondizionata agli altri.
Vi racconteremo la sua storia…
Spettacolo teatrale in atto unico.
Pubblico di tutte le età.
DURATA: 60 minuti.